“L’acronimo DIR significa Doing It Right e, come risaputo, fin dall’origine identifica un sistema dall’orizzonte ben più ampio che non la sola immersione. Di volta in volta copiato ed adattato alle diverse esigenze, o forse bisognerebbe dire capacità, il sistema viene erroneamente ormai identificato con l’altra definizione tanto abusata: la definizione di configurazione hogartiana.
Con il percorso didattico UTRtek DIR si intende invece abbracciare l’assoluta ortodossia del sistema DIR. Qualcosa di nuovo per tornare indietro, insomma. In altre parole, non si tratta soltanto della configurazione e della posizione in acqua, supinamente copiate praticamente da chiunque senza conoscenza alcuna dei vari perché, ma soprattutto dell’immersione in squadra dove non c’è il singolo, bensì l’intero gruppo appunto. Questo si traduce in un profondo cambiamento della mentalità dei singoli e della squadra che deve essere vista come fosse un’entità unica, un subacqueo unico. E’ un po’ come se si fosse in presenza di un’intelligenza diffusa, dove il cervello del singolo è solo una parte del tutto ma, al contempo, è il backup di quello di qualunque altro membro della squadra e viceversa; dove la squadra può fare solo ciò che il più inesperto, il più debole dei componenti, è capace di fare. Dove il machismo è assolutamente bandito ed il successo sempre condiviso. Dove la cura dei dettagli della configurazione non è per fare gli spocchiosi o perché così fanno gli altri, bensì perché ogni dettaglio, anche il più piccolo come la sagola dei moschettoni, è parte del sistema di sicurezza che ha i sui punti di forza nell’uniformità dell’addestramento, della mentalità e dell’atteggiamento.”