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Fino a qualche tempo fa ne sentivo solo parlare. Inizialmente un pò come tutti ho scimmiottato questa configurazione, con il tempo mi sono accorto del suo valore. La voglia di migliorarmi, la curiosità e la necessità di dare a me stesso delle risposte hanno fatto si che decisi di farmi guidare in un percorso che oggi non mi permette di conoscerne tutti i segreti, ma con il lavoro e la giusta umiltà di chi vuol imparare mi permette e mi permetterà di scoprirli. Certo, ci sarà molto lavoro da fare, e pur essendo avanti con gli anni non mi tirerò indietro. Riconoscere la forza di questa configurazione, di questo modo di andare in acqua, non vuol dire rinnegare il passato – io sono orgoglioso del mio passato di subacqueo e le varie gratificazioni raccolte me lo testimoniano – vuol semplicemente dire aprire una finestra sul futuro. Il mio intento è continuare ad andare in acqua divertendomi, mettendo al primo posto le cose di sempre, evitando ogni forma di competizione: la vita è un bene così prezioso che non può essere sprecato! In tutto questo è importante l’addestramento, che dovrà essere costante certo, ma che non dovrà contemplare solo l’esecuzione degli esercizi. Usare il cervello, il cuore e l’umiltà hanno lo stesso valore di continui esercizi.
Giorgio Anzil